Al fine di migliorare l’efficienza energetica degli impianti termici civili e sostenere i cittadini più fragili anche quando si parla di sicurezza domestica e tutela della salute, il Comune di Milano informa che è aperto fino al prossimo 22 marzo il bando che distribuisce contributi a fondo perduto, per un totale di 600mila euro, per sostenere le spese di manutenzione delle caldaie e degli impianti di riscaldamento autonomi delle case milanesi. Ancora due mesi quindi per accedere alle due tipologie di sostegno previste dal bando: la prima, spiega il Comune in una nota, espressamente dedicata agli impianti regolarmente targati e manutenuti, consente di ottenere un bonus a copertura delle spese di manutenzione per un importo fino all’85 per cento della spesa sostenuta fino a un massimo di 110 euro. La seconda, rivolta agli impianti non regolarmente targati o manutenuti, permette di richiedere un intervento di manutenzione gratuita tramite tecnici identificati dall’amministrazione. “In questo particolare momento di difficoltà, contraddistinto da un aumento indiscriminato delle bollette per l’energia che sta colpendo molti cittadini e famiglie – spiega l’assessore all’Ambiente Elena Grandi –, abbiamo ritenuto importante, come amministrazione, sollevare i soggetti più fragili almeno dal costo della manutenzione ordinaria, nella convinzione che investire sulla propria abitazione significhi contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni delle polveri inquinanti. Un modo per fare la propria parte per una migliore qualità dell’aria che respiriamo”.
“Il bando contributi – conclude l’assessore – si pone in sintonia con l’obiettivo più ampio, perseguito dal Comune con l’approvazione del Piano Aria Clima, di abbattere le concentrazioni di particolato e di ossidi di azoto al fine di contenerle entro i limiti disposti dalla normativa europea, allinearle alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e contribuire alla lotta alla povertà energetica”. Secondo i dati raccolti da Arpa, le emissioni delle caldaie adibite al riscaldamento privato sono responsabili di circa il 18 per cento del totale delle emissioni di ossidi d’azoto nell’aria. Nello specifico possono accedere all’erogazione dei contributi e degli interventi manutentivi tutti i residenti in città da almeno due anni e in possesso di un Isee inferiore o uguale a 9.360 euro e che vivono in abitazioni in cui sia presente un impianto di riscaldamento autonomo di potenza inferiore a 35kW con alimentazione a gas. Le due tipologie di sostegno sono differenziate e non cumulabili. I richiedenti, infatti, in sede di compilazione guidata della domanda on line, verranno indirizzati verso una delle due opzioni disponibili in riferimento allo stato manutentivo dell’impianto in oggetto.
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