Il primo incontro del premier di Israele, Naftali Bennett, con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, è andato avanti per circa cinque ore oggi, costringendo il leader israeliano a prolungare la sua visita a Sochi fino a dopo lo Shabbat, ovvero domani sera, 23 ottobre. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro. “L’incontro è stato caloroso e positivo e ha affrontato una serie di questioni importanti per le due nazioni”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Bennett dopo che i due leader si sono incontrati nella località turistica del Mar Nero per i loro primi colloqui faccia a faccia. L’incontro ufficiale presso la residenza di Putin a Sochi è durato circa cinque ore, dopo le quali i due leader “sono usciti per parlare sul balcone della residenza e poi hanno camminato lungo i sentieri del parco verso il mare”. Bennett aveva inizialmente pianificato di tornare in Israele tre ore dopo la riunione prevista delle 10:00, ma i colloqui si sono protratti quindi la partenza è stata rinviata.
Nel loro incontro, Bennett e Putin hanno discusso di una serie di questioni di sicurezza, tra cui il timore di Israele per il rafforzamento dell’Iran in Siria, la campagna contro il programma nucleare iraniano – in cui Bennet tenterà di arruolare Putin – e i timori dei funzionari russi per gli attacchi israeliani non coordinati in Siria. Bennett e Putin, evidenzia il quotidiano “Haaretz”, hanno anche discusso del turismo tra i due Paesi. Bennett aveva pianificato di dire a Putin che Israele avrebbe permesso ai turisti russi che sono stati vaccinati con il vaccino russo Sputnik V di entrare in Israele nei prossimi due mesi, sebbene il vaccino non sia riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ieri, 21 ottobre, il governo israeliano ha deciso di consentire l’ingresso nel Paese ai turisti vaccinati con i sieri riconosciuti dall’Oms a partire dal primo novembre. La decisione del governo di Gerusalemme al momento esclude, quindi, i turisti vaccinati con lo Sputnik. Alla vigilia della visita, un alto funzionario ha affermato che “lo scopo principale del viaggio è stabilire una stretta relazione tra Bennett e Putin e dimostrare che il cambio di governo in Israele non ha causato alcun danno ai legami e alla cooperazione tra i Paesi”. Quella di oggi è la seconda visita di Bennett all’estero, dopo quella negli Stati Uniti, da quando si è insediato il 13 giugno 2021.
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