“Le tariffe per la medicina di laboratorio hanno subito, negli ultimi anni, continue decurtazioni; pertanto, un ulteriore taglio della remunerazione delle prestazioni metterebbe in seria difficoltà i laboratori, i quali hanno già dovuto sopportare considerevoli costi per gli adeguamenti dettati prima dal regolamento per l’accreditamento e, successivamente, dal processo di aggregazione in consorzi o reti-contratto al fine di garantire soglie minime di efficienza”.
Così, in una lettera inviata al presidente nazionale di Confapi Sanità, Francesco Roca, la responsabile del dipartimento campano Sanità di Confapi, Silvana Papa, ha lanciato l’allarme sulla “imminente adozione del nuovo nomenclatore tariffario in concomitanza con la riforma dei Lea” che potrebbe portare a !ulteriori tagli del 35 percento per la medicina di laboratorio”.
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