Il governo italiano considera “i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione difficile che viviamo da un anno e quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina in alcun modo la fiducia in questo strumento: la campagna di vaccinazione va avanti e dovrà accelerare nei prossimi giorni anche grazie all’aumento delle dosi a disposizione”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’audizione davanti alle commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, sulle linee programmatiche del suo dicastero, in riferimento alla sospensione delle somministrazioni vaccino AstraZeneca. L’auspicio del governo e dell’Europa è che già “domani possano arrivare i chiarimenti e le rassicurazioni necessarie” da parte dell’Agenzia europea per il farmaco “per superare le difficoltà degli ultimi giorni”, ha sottolineato, ribadendo la massima fiducia nell’Ema e nell’Aifa. Per Speranza la situazione attuale “non è semplice” e “lo testimoniano tutti i numeri”. “La ragione essenziale è da connettersi alla presenza di varianti che hanno una maggiore capacità diffusiva: oltre il 54 per cento dei casi positivi fa riferimento alla variante inglese”, ha spiegato. Ma la situazione di “non è paragonabile a quella del marzo scorso: allora non avevamo la gran parte degli strumenti che oggi abbiamo, a cominciare dai vaccini”, ha aggiunto. “C’è una ragionata fiducia perché gli strumenti ci consentono di accelerare sulla campagna vaccinale”, ha concluso.
Il governo – ha evidenziato il ministro – è al lavoro per potenziare la campagna vaccinale favorendo “un ulteriore protagonismo delle farmacie e degli infermieri”. Sulle farmacie “stiamo valutando l’ipotesi di una norma che renda ancora più diretta la possibilità di aprire a vaccinazioni” in quei luoghi. “Valuteremo – ha detto Speranza – già nelle prossime ore se ci sono condizioni per un’accelerazione. Sto pensando di fare un passo in più rispetto alla norma vigente per un coinvolgimento più diretto”, ha aggiunto. Inoltre, sulla proposta di uno scudo penale per il personale sanitario impegnato nelle vaccinazione, il titolare della Salute ha aggiunto che “c’è la massima attenzione del governo” per “costruire una risposta anche di natura normativa”.
Sul fronte dell’approvvigionamento delle dosi, Speranza ha sottolineato come “entro la fine di maggio” arriverà il via libera dell’Ema al vaccino Curevac. “Questo consentirebbe i primi arrivi di dosi alla fine del secondo trimestre”. Inoltre ci si aspetta “che dopo la metà di aprile possano arrivare in Europa le prima dosi del vaccino Johnson e Johnson”. Il governo italiano – ha concluso il ministro – sta facendo “un pressing quotidiano sulle aziende produttrici e sulla Commissione europea perché i contratti” per la fornitura dei “vaccini vengano rispettati”.
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