In tutto sono 233 i milioni di fondi Pnrr che verranno destinati alla rigenerazione, al rilancio economico, alla ricucitura sociale nell’area Metropolitana. Un’occasione unica per il rilancio non solo della nostra Città metropolitana ma di tutto il territorio. Lo ha affermato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a margine dell’approvazione dell’iter del progetto.
“I tempi sono stretti, ma il lavoro non ci spaventa: il confronto con i comuni, le unioni di comuni, le unioni montane è alla base delle decisioni che Città metropolitana di Torino dovrà inviare al Governo tra due mesi, entro il 16 marzo – ha continuato Lo Russo -. La Città di Torino utilizzerà queste risorse per rigenerare le periferie e dare una mano, soprattutto nei territori periferici, a tutti quelli che sono gli interventi che sono richiesti da una situazione sociale estremamente delicata nella nostra città. Saranno destinati a co-housing, centri sportivi e di aggregazione giovanile, biblioteche civiche, gli uffici del comune, il presidio del territorio. In generale lo sport, la cultura, i giovani, saranno il cuore della progettualità che metteremo in campo. Ci saranno componenti di finanziamento che non arriveranno su infrastrutture fisiche riteniamo estremamente importante investire risorse sulla componente più sociale, di prossimità e che metta al centro la persona soprattutto in difficolta”.
Lo Russo ha poi sottolineato che, questa progettazione rientra in “un pezzo di una possibile risposta alle baby gang. Sicuramente abbiamo un tema molto delicato che è una emergenza giovani a Torino. Soprattutto quei ragazzi fuori dai circuiti scolastici, che non vengono intercettati, non studiano e non lavorano e in questo il cambio di didattica legato alla pandemia non ha sicuramente aiutato. Dobbiamo occuparci di questi giovani che come diceva don Bosco sono pericolanti e non tanto pericolosi. Abbiamo in mente di attivare attività legate all’educativa di strada, al mondo della formazione e di supporto psicologico pubblico gratuito per coloro che hanno esigenza di essere accompagnati”.
E sulle tempistiche, il sindaco Lo Russo ha concluso sottolineando “la richiesta ai colleghi sindaci del territorio di un grande sforzo e la massima unità d’intenti: entro il 26 gennaio aspettiamo dagli enti locali del territorio proposte di progetti. Per rispettare i parametri del decreto di assegnazione del governo, che prevede progetti del valore di almeno 50 milioni, e contemporaneamente facilitare la partecipazione dei comuni i singoli interventi proposti dovranno avere un valore minimo di 5 milioni.
Siamo consapevoli della difficoltà di aggregare su una linea progettuale unica realtà locali piccole e piccolissime, anche non confinanti tra loro. Tuttavia dopo anni di tagli e sacrifici, ora c’è l’opportunità di creare valore e non possiamo perderla. Siamo convinti che la ripresa del territorio metropolitano di Torino passi attraverso la rimozione delle situazioni di degrado urbanistico e di emarginazione sociale, culturale ed economica”, ha concluso Lo Russo.
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