Si chiama “Vacunafest” l’iniziativa con cui il ministero della Salute del Perù intende nei fine settimana accelerare il ritmo della campagna vaccinale contro il nuovo coronavirus. I pazienti si presentano in spazi che poco hanno a che vedere con gli asettici centri dei giorni feriali: musica ad alto volume e animatori che accompagnano con balli e slogan il personale sanitario mentre inocula il farmaco. Un entusiasmo da garantire per 36 ore filate, il tempo utile per accogliere il maggior numero di persone e spingere il Paese fuori dall’emergenza.
Ad oggi il 37 per cento dei peruviani ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e appena il 26,7 per cento ha compiuto l’intero percorso. I numero di contagi da inizio pandemia è pari a 6.561 per ogni centomila abitanti, contro una media mondiale di 2.910, mentre il numero di morti è arrivato a 603,1 (su centomila) contro il 59,9 mondiale.
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